08 Feb Tecniche mininvasive per curare l’alluce valgo
TECNICHE MININVASIVE ALLUCE VALGO: tutti i trattamenti chirurgici alternativi per la cura delle patologie del piede illustrate da tre professionisti campani. Ecco l’articolo pubblicato su “Il Mattino”.
Tre chirurghi campani, Fabio Zanchini, Ottorino Catani e Fabrizio Sergio, parteciperanno a maggio presso la Sun ad un incontro in cui si confronteranno gli specialisti del piede italiani ed europei con maggiore esperienza nella chirurgia percutanea. L’evento è organizzato dalla Sispec (Società Italiana Studio Piede e Caviglia) allo scopo di approfondire e dare luogo a confronti sulle rivoluzionarie tecniche per il trattamento di tutte le patologie del piede a cominciare dall’alluce valgo, il neuroma di Morton, il piede piatto, le deformità delle dita, le talloniti, ecc. Al congresso alla Sun, dunque, ci si confronterà essenzialmente sulla “mini-invasiva percutanea”. Lo scorso novembre Zanchini, Catani e Sergio, sono stati insieme ad altri membri del consiglio direttivo della società, esponenti di rilievo del corso internazionale di <<Cadaver Lab>> sulla chirurgia mininvasiva del piede, che si è tenuto a Barcellona, per insegnare la tecnica a specialisti ortopedici che sono accorsi dal resto dell’Europa.
Alluce valgo: le nuove tecniche per la chirurgia
L’innovativa tecnica viene praticata attraverso incisioni cutanee minime, ma per questo non deve essere considerata una chirurgia minore, anzi, attraverso accessi millimetrici, vengono effettuati gesti chirurgici analoghi a quelli delle tecniche aperte, ma guidati durante l’intervento, da monitoraggio radiologico per realizzare correzioni di estrema precisione. La tecnica mininvasiva percutanea riduce notevolmente i problemi che si incontrano nella chirurgia tradizionale aperta. L’anestesia è locale attraverso un blocco loco-regionale alla caviglia o leggera epidurale, il che permette una ripresa della deambulazione dopo qualche ora dall’intervento. Non viene utilizzato il laccio ischemico e quindi sono dimezzati tutti i rischi microcircolatori e tromboembolici legati alla compressione.
Il Mattino, 31/01/2017[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]